Tweet

I fiori del Maghreb: una rivoluzione che parla all’Europa

 

Intervista ad HAMADI REDISSI – di GIGI ROGGERO e FEDERICO TOMASELLO

In una recente assemblea a Bologna uno dei militanti tunisini che, raccogliendo la proposta del Knowledge Liberation Front, sta organizzando un grande incontro a Tunisi tra attivisti delle università europee e movimenti rivoluzionari dell’altra sponda del Mediterraneo, è stato molto chiaro su un punto fondamentale, di metodo politico: «Non diamo a questo progetto il nome di carovana, perché noi non abbiamo bisogno del vostro aiuto o semplicemente della vostra solidarietà di occidentali, che spesso puzza di carità coloniale, e perché la rivoluzione abbiamo dimostrato di saperla fare senza che qualcuno ci insegnasse. Inoltre – aggiungono nelle ultime settimane – dall’altra sponda del Mediterraneo quello che vediamo arrivare con l’etichetta umanitaria sono le bombe e la guerra. Noi abbiamo invece bisogno di unire le due sponde del Mediterraneo attraverso le lotte e la ricerca di libertà».

La Tunisia, infatti, è oggi un laboratorio della trasformazione sociale. Inizia da qui la discussione con Hamadi Redissi, docente di scienze politiche dell’Università di Tunisi, attivamente impegnato nel processo rivoluzionario e nell’associazione per la difesa della laicità, a Bologna per tenere una lezione sull’insorgenza nel Maghreb. Si definisce un radicale che ora appare moderato. Un’avvertenza che ci consente di seguire il suo punto di vista mettendolo a confronto con lo straordinario processo di trasformazione del Nord Africa.

«Sono d’accordo, la Tunisia oggi va intesa come un vero laboratorio, perché stiamo vivendo una rivoluzione che presenta caratteristiche nuove. É, compiutamente, una rivoluzione post-islamica, in un paese con una profonda cultura secolare. É, per certi versi, una rivoluzione post-moderna, nel senso che presenta dei caratteri nuovi rispetto al passato. Per utilizzare il termine democrazia, dobbiamo dire che in Tunisia oggi questa viene dalla società e non dal governo, non è octroyée dallo Stato. Per questo il nostro processo rivoluzionario può diventare un modello, anche se la sua direzione è ancora incerta e aperta.»

 

Una rivoluzione che molti hanno definito inaspettata, ma certo non scoppiata per caso…

«Alcuni dicono di aver previsto le cause della rivoluzione, ma non è vero. Chi guardava alla Tunisia con le lenti degli studi politici o delle tradizioni politiche occidentali, non trovava le ragioni di una prospettiva rivoluzionaria: per vent’anni si è registrato un alto tasso di crescita, con una classe media forte, una radicata cultura secolare e civile, una bassa fecondità e famiglie ristrette. Ben Ali ha ricevuto molti soldi dall’Europa, senza che nessuno gli chiedesse di fare qualche riforma. I miei amici impegnati per il rispetto dei diritti umani hanno chiesto che si facesse pressione su Ben Ali, ma nessuno l’ha fatto perché i paesi occidentali ritenevano che lui garantisse stabilità, controllo del blocco islamico e la gestione del commercio internazionale. Nessuno pensava che i tunisini avessero bisogno di piena libertà. Ed ecco che scoppia, inaspettata, la rivoluzione.»

 

Quali sono, allora, gli elementi e la composizione del movimento rivoluzionario?

«Ci sono quattro elementi decisivi del processo rivoluzionario: innanzitutto, la disoccupazione intellettuale; poi, il ruolo di Facebook e della rete; in terzo luogo, l’uso dei sindacati; infine, il peso dei giovani delle classi medie in crisi. Questi elementi hanno fatto saltare il quadro dipinto dagli studi europei e americani, secondo cui il regime autoritario era destinato a durare perché aveva la polizia, la capacità di redistribuire la ricchezza, un solido sistema clientelare, il supporto dell’Europa – in primis la Francia – e degli Stati Uniti. Le persone avevano paura, e anch’io pensavo che l’autoritarismo potesse durare a lungo, ho scritto anche un libro sull’eccezionalismo islamico. Le cose sono cambiate quando le persone hanno smesso di avere paura. Quando, giorno dopo giorno, è cominciata una resistenza sempre più forte contro la polizia, Ben Ali ha deciso di proclamare lo stato d’emergenza. A quel punto le persone hanno cominciato, in massa, a uscire la sera: non avevano più paura. É iniziata la guerra civile. Ben Ali ha introdotto provocatori per accusare i ribelli di essere terroristi e criminali, ma il movimento rivoluzionario ha dimostrato attraverso le immagini che si trattava di gente pagata dal regime e di cecchini. Questi quattro elementi, insieme al superamento della paura, hanno quindi portato a una rivoluzione di tipo nuovo. Qualcosa di simile sta avvenendo in Egitto, Yemen, Siria.»

 

La composizione del movimento rivoluzionario in Egitto sembra simile a quella da lei descritta in Tunisia…

«Sì, è assolutamente simile. Negli altri paesi arabi l’economia era più stagnante, si diceva che non ci fosse una società civile capace di rivoltarsi. Invece le cose stanno andando in un modo diverso. Rispetto alla Tunisia, in Egitto le differenze sono due: il ruolo dell’esercito e la componente islamica, che là hanno un peso molto maggiore.»

 

La composizione e i processi organizzativi che lei descrive sembrano avere dei tratti comuni anche con quelli dei movimenti europei contro le politiche di austerity: giovani altamente scolarizzati e precari o disoccupati, che vivono un processo di declassamento permanente, e usano la rete per l’aggregazione collettiva e per le lotte…

«La somiglianza è molto forte. Sono esattamente queste le figure che hanno fatto la rivoluzione in Tunisia. Dopo essere cresciuto a tamburo battente, c’è stato un tasso di diminuzione del pil del 3%; ogni anno 30.000 giovani diplomati e laureati sono rimasti senza lavoro, anno dopo anno si è formata una sacca di disoccupazione enorme. Non è un caso che la rivoluzione sia cominciata da quando Mohamed Bouazizi, giovane scolarizzato costretto a fare il venditore ambulante a Sidi Bouzid, si è dato fuoco. Già nel 2008 c’erano state delle rivolte a Gafsa e a Gassrin contro i risultati di concorsi truccati: sono durate sette mesi, con manifestazioni e sit-in, c’è stato anche un morto.

La democrazia indubbiamente ha una capacità di regolazione che non esiste nella dittatura: e allora, si chiederà, come è possibile che centinaia di migliaia di persone scendano in piazza e manifestino in un paese in cui non c’è libertà di informazione? Attraverso la rete, con Facebook. L’informazione circola, e la polizia non può arrestarla. Ben Ali ha represso le forze organizzate in forma tradizionale, ma questa rivoluzione è stata fatta da forze non organizzate in forma tradizionale. I processi di organizzazione sono dunque passati attraverso gli sms, Internet, i social network. In Tunisia ci sono dieci milioni di abitanti, di cui la metà è connessa a Facebook. Dunque, un milione sa in termini istantanei che c’è una manifestazione domani a Gafsa o a Sidi Bouzid. Il governo ha tentato di bloccare e reprimere questa circolazione di informazioni e conoscenza, ma non ha potuto fare nulla.»

 

Le nuove forme organizzative hanno costruito continuità?

«Sì, c’è una continuità organizzativa. Dopo il 14 gennaio, giorno in cui è stato raggiunto l’obiettivo di cacciare Ben Ali e la sua famiglia, le persone si sono organizzate in associazioni, che si sono moltiplicate su varie questioni: per la libertà, per aiutare i migranti, per la redistribuzione della ricchezza, contro la corruzione, con obiettivi politici e intellettuali. Queste organizzazioni hanno un grande peso nel processo in corso, il governo non ha più alcuna legittimità per sostenere che non sono rappresentative perché loro giustamente dicono: noi abbiamo fatto la rivoluzione. Ora la polizia è stata spogliata dei propri poteri, non c’è più, mentre prima era abituata a rastrellare le persone, picchiare e mettere in prigione. Il ministro dell’interno è stato sostituito quattro volte, la polizia politica è stata sciolta. Le persone si sono dunque riorganizzate attraverso i comitati rivoluzionari.

Si è poi formato un consiglio per la difesa della rivoluzione, di cui fanno parte i comunisti, che hanno una base sociale dura, una presenza nei sindacati, hanno combattuto in modo forte la dittatura. Quando nel 1987 Ben Ali ha compiuto il colpo di Stato contro Bourguiba in tanti erano con lui, pensavano che avrebbe portato la democrazia, nessuna delle altre forze politiche si è opposta. Ora alcuni vogliono affidare nuovamente allo Stato il compito di fare le riforme, bloccando così la rivoluzione. Il consiglio rivoluzionario si oppone, temono che ci sia un altro colpo di Stato nel momento in cui la temperatura sociale si abbassa, e hanno ragione. É per questa ragione che si è preteso lo scioglimento del partito di Ben Ali (fondato nel 1920, il più vecchio dell’Africa), così come l’abolizione della polizia politica e l’arresto dei capi del partito che hanno saccheggiato i soldi e i beni pubblici. Molti descrivono la rivoluzione tunisina come una rivolta interna allo Stato o condotta dall’esercito: è falso. É stata una vera rivoluzione. Non conosciamo esattamente la direzione che il processo prenderà, abbiamo un’agenda programmatica ma non sappiamo se sarà applicata: insomma, la realtà rivoluzionaria è del tutto aperta.»

* da “il manifesto”, martedì 5 aprile 2011

 

 

 

 

Comments are closed.

Cialis 5 mg senza ricetta Cialis 5 mg effetti collaterali Cialis 20mg in vendita Acquistare Cialis originale in Svizzera Acquistare Viagra senza ricetta in Svizzera Acquista Cialis generico 10mg Acquista Viagra generico in farmacia online Costo di Cialis 5mg Dónde comprar Reduslim online Comprare Spedra Avanafil senza ricetta online Acquista Viagra in Svizzera senza prescrizione precio Cialis 5 mg Dónde comprar Viagra Contrareembolso oferta Cialis 5 mg Ordina viagra Cialis 5 mg efectos secundarios Reduslim funciona soluciones para la impotencia Sildenafil avanafil prezzo cialis 20 mg prezzo cialis effetti benefici cialis 10 mg Reduslim Kaufen method man snoop dogg spedra buy cialis orgeneric tadalafil купить дипломы о высшем купить диплом университета http://rdiplomik24.com купить диплом техникума купить диплом специалиста http://diplomy-originaly.com купить диплом купить диплом автомеханика http://diplomyland.com купить свидетельство о рождении купить диплом кандидата наук http://diplomsagroups.com купить диплом кандидата наук купить диплом кандидата наук https://gosznac-diploma.com/ купить диплом вуза где купить диплом купить диплом с занесением в реестр реально купить диплом занесенный реестр купить аттестат за 11 класс купить диплом университета купить диплом о высшем образовании реестр купить диплом о среднем специальном https://russian-diplom.com купить диплом с внесением в реестр купить диплом университета http://rudiplomirovanie.com купить диплом занесенный реестр купить аттестат купить диплом фармацевта купить диплом с реестром купить диплом о высшем образовании https://premiums-diploms.com где купить диплом с реестром купить диплом кандидата наук http://russdiplomiki.com купить диплом без реестра купить аттестат за 11 класс https://diplomansy.com купить диплом колледжа с занесением в реестр купить диплом колледжа https://diploms-asx.com купить диплом с внесением в реестр купить диплом о высшем образовании https://diploms-asx.com купить диплом пту с занесением в реестр купить диплом ссср http://free-diplommi.com купить настоящий диплом реестр купить диплом колледжа купить дипломы о высшем купить диплом реестром москве купить свидетельство о браке купить диплом в москве купить диплом с внесением в реестр купить аттестат за 11 класс купить диплом бакалавра купить диплом с внесением в реестр купить диплом нового образца купить диплом магистра где купить диплом с реестром купить аттестат за 11 класс https://originality-diplomany.com купить диплом медсестры с занесением в реестр купить диплом ссср https://premialnie-diplomas.ru купить диплом с реестром цена купить диплом о высшем образовании https://diplomsy-landsy24.ru/ купить диплом колледжа с занесением в реестр купить диплом о среднем образовании http://diploms-service.com купить диплом с занесением в реестр реально купить свидетельство о рождении https://kyc-diplom.com купить диплом с внесением в реестр купить свидетельство о рождении купить диплом бакалавра купить диплом с реестром купить аттестат за 9 класс купить диплом вуза купить диплом врача с занесением в реестр купить диплом автомеханика https://diplomy-grup24.com/ купить диплом с проводкой купить диплом о среднем образовании купить диплом о среднем техническом образовании купить диплом с реестром цена москва купить диплом о среднем образовании https://diplomansy.com/kupit-diplom-s-provodkojкупить диплом вуза с занесением в реестр купить диплом бакалавра купить настоящий диплом купить диплом с занесением в реестр отзывы купить диплом магистра купить диплом магистра купить диплом с проводкой купить диплом техникумакупить диплом для иностранцев купить диплом с занесен ем в реестр купить диплом автомеханика https://diplomiki.com купить диплом с реестром
купить диплом о среднем специальном
купить диплом автомеханика
купить диплом
купить диплом автомеханика
https://russiany-diplomana.com
купить диплом бакалавра
купить свидетельство о рождении
https://originality-diplomik.com
купить аттестат за 9 класс
купить диплом
купить диплом в москве
купить свидетельство о браке
купить свидетельство о браке
https://lands-diplomy.com
купить свидетельство о рождении