Argomento: Crisi
Sul progetto del capitalismo contemporaneo: un aggiornamento
di MARCO BERTORELLO e DANILO CORRADI
La crisi da strutturale si va trasformando in sistemica nella misura in cui l’economia di mercato, nel suo produrre disfunzioni e inefficacia, dà vita a un crescente mancato consenso sociale. L’incapacità di quest’ultimo di riversarsi su un progetto alternativo consente all’attuale sistema di permanere ancora saldamente in sella.
Populismo strutturale
di CHRISTIAN MARAZZI
È di questi giorni l’allarme lanciato dall’OCSE sui rischi sociali e politici dell’aumento delle disuguaglianze, cioè della distanza tra ricchi e poveri, come effetto della crisi finanziaria globale e delle misure di austerità perseguite dai governi per ridurre i deficit.
La fine del governo dei media, l’inizio di un mondo nuovo
di COLLETTIVO UNINOMADE
“Un giornale è un giornale è un giornale”. Parafrasando Gertrude Stein (“una rosa è una rosa è una rosa”) Luigi Pintor dedicò questo pensiero al mezzo che usava nel suo lavoro e al mestiere che faceva. E aggiunse: “A mezzogiorno con il giornale si possono avvolgere le patate”. A dire di come potesse essere eminentemente politico solo il ruolo di quel giornalista che ha il senso della transitorietà di ciò che fa e che ha ben presente la differenza tra informazione e propaganda. Cioè riconosce il senso vero e coerente dello strumento che maneggia.
Radio UniNomade: le inchieste – mercoledì 23 aprile 2013
Le lotte contro l’austerity in Europa: Maribor (Slovenia), Zagabria (Croazia), Madrid (Spagna). E una riflessione sull’Europa dei movimenti, dopo l’Hub Meeting di Lubiana verso il 15M.
Ascolta il contributo da maribor
Radio UniNomade: diario della crisi – lunedi 22 aprile 2013
Welfare del Comune (commonfare): alcuni punti di discussione.
Radio UniNomade: diario della crisi – lunedì 8 aprile 2013
Governance della crisi e prospettiva sul reddito. Intervengono Carlo Vercellone e Stefano Lucarelli.
Dentro l’ingovernabilità, verso la rottura
di COLLETTIVO UNINOMADE
1. L’approssimarsi delle elezioni, lungi dal mobilitare le nostre passioni, impone una riflessione da situare nella fragilità degli “inneschi” soggettivi che potrebbero fare della crisi un campo di pratiche contro-costituenti.
Bilancio di fine anno: verso lo stato di crisi permanente
di ANDREA FUMAGALLI
Il 2012 si chiude per l’Italia con un bilancio economico disastroso. Come ampiamente prevedibile, le politiche di austerity si sono rilevate un’autentica “macelleria sociale”. Per quanto possa valere come indicatore, il Pil si contrarrà a fine anno di oltre il 2,5%.