Radio UniNomade: le inchieste – giovedì 28 marzo 2013
Lo spazio inchiesta di questa settimana (in onda giovedì alle 15) è dedicato al movimento No Tav. La manifestazione di sabato 23 marzo, con diverse decine di migliaia di persone, da Susa a Bussoleno, ha confermato la tenuta e la forza del movimento anche nella sua dimensione partecipativa di massa. Sono queste, accanto alla determinazione e alla creatività con cui sono state articolate in questi anni forme di lotta e di mobilitazione, livelli di partecipazione e forme di comunicazione, le basi su cui possiamo affermare che il movimento No Tav, oggi più che mai, può “vincere”. Lo scenario istituzionale è cambiato. Oltre un quarto dei nuovi parlamentari è oggi contrario all’opera e all’interno dello stesso PD, che a livello locale rimane ottusamente aggrappato alla retorica dei “corridoi” come motore dello sviluppo, si sono aperte crepe fino a ieri inimmaginabili. Il mutamento dello scenario pone al movimento stesso alcuni interrogativi. Al di là delle banalizzazioni (vedi la presunta “grillizzazione” del movimento paventata da taluni), dal punto di vista delle pratiche e della soggettività, cosa implica il rapporto con il voto e la dimensione della rappresentanza? In secondo luogo, preso atto della tenacia con cui il partito delle grandi opere persegue la propria strategia e del fatto che non rinunceranno così facilmente alla Torino-Lione, cosa significa vincere per un movimento come il No Tav? Infine, quali elementi di generalizzazione e riproducibilità su altri terreni di mobilitazione sono emersi nel corpo della movimento No Tav? Di questi temi, e per fare il punto sullo stato del Movimento, discuteremo con militanti e attivisti No Tav, Gian Luca Pittavino, Nicola di Etinomia, Maurizio Piccioni, Doriana Tassotti.